Sono arrivati oggi a Dakar i 22 ciclisti italiani Uisp insieme a 10 ciclisti maliani e senegalesi, erano partiti il 13 febbraio da Bamako, capitale del Mali, parilamo de: Il silenzioso tour della solidarietà”. Si tratta della prima edizione di “Bamako-Dakar”, l’iniziativa di sport sociale e solidarietà internazionale è organizzata dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, in collaborazione con il Comitato “Bici d’Italia in Africa” di Siena e il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. “Un tragitto di sport e solidarietà – ha detto Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp – lontano dal fragore e dall’invadenza dello sport spettacolo, per diffondere valori solidali e sostenere progetti di cooperazione internazionale in Africa, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e delle comunità locali. Un modo per mischiarci tra gli abitanti del posto usando un loro mezzo, la bicicletta. Per essere credibile e riconoscibile lo sport per tutti si fa messaggero di cooperazione concreta e solidarietà, in silenzio. Senza il rumore dei motori, né quello dello star system”.“In passato ho già legato il mio nome ad altre importanti realtà del ciclismo amatoriale italiano, come il Parco Ciclistico del Chianti e la manifestazione annuale dell’Eroica. Partecipo quindi con entusiasmo anche al Bamako-Dakar dell’Uisp – ha detto Luigi Agnolin, ex arbitro internazionale di calcio – Questa iniziativa, grazie all’uso della bicicletta, mezzo attivo e strumento di partecipazione e ascolto di usanze e abitudini di altri popoli, è un’opportunità per misurarsi e confrontarsi non solo con le difficoltà dello stare in sella, ma con quelle ben più serie che le popolazioni locali vivono quotidianamente. Un’esperienza che ci arricchirà più di quanto potremo fare “Con questa edizione del tour – ha spiegato Carlo Balestri, responsabile Dipartimento internazionale Uisp – torneremo nei luoghi visitati lo scorso anno nell’edizione zero portando sostegno di carattere materiale ai progetti delle Ong internazionali presenti in Mali e in Senegal. In particolare, i volontari di alcune leghe Uisp e di Peace games, Ong dell’Uisp, si inseriranno in un progetto di cooperazione avviato dal Cospe a Foundiougne, un villaggio di pescatori a sud di Dakar, dando avvio a corsi di nuoto destinati ai giovani pescatori in loco al fine di evitare le continue morti per annegamento, troppo frequenti in una comunità in cui il 90% degli uomini che va in mare, non sa nuotare”. Le tappe del silenzioso tour, per complessivi 700 km erano sei, due in Mali e quattro in Senegal: Bamako – Kolokani (100 km), Kayes – Frontiera – Goudiri (90 km), Kaffrine – Fatick (120 km), Fatick – Yenne (100 km), Mbour – Joal – Mbour (100 km), Mbour – Dakar (120 km). A Foundiougne, dove è attivo un progetto dell’Ong italiana Cospe, il tour si fermerà due giorni e operatori Uisp inizieranno a collaborare con attività di formazione che avranno poi continuità nei prossimi mesi quando verrà avviata la costruzione di un campo da gioco (playground) nella scuola di Foundiougne. Marco Tornaghi, mio socio e marito, ha fatto parte della “carovana”, arriverà a casa martedì e spero possa scriver un articolo e condividere le foto di questa esperienza